Salita al Monte Pellegrino
Dopo La Targa Florio , nata nel 1906 è la corsa Siciliana più antica e certamente fra le cronoscalate più vecchie del mondo. La prima edizione si disputò nel 1908 , anche se si trovano tracce nel 1907 in occasione delle "grandi manifestazioni automobilistiche di Sicilia" organizzate per la Targa Florio. Fu ideata e non poteva essere diversamente da Vincenzo Florio che vinse le prime due edizioni quella del 1908 e del 1924.
Le origini sportive della cronoscalata sono legate alla cosiddetta «strada nuova», la prima carrozzabile per salire sul monte che affiancò nel 1924 la scalinata in pietra della tradizionale "acchianata" verso il Santuario di Santa Rosolia ,Patrona di Palermo . Fu inaugurata il 7 maggio di quell'anno . Era il tricentenario della scoperta delle reliquie di Santa Rosalia.
Il 14 settembre 1924, la prima gara, organizzata
e vinta da Vincenzo Florio su una Steyr in 7 minuti e 59 secondi. Primo tra le
vetture turismo fu Michele Ciuppa su Ansaldo in 9'23" 2/5. In effetti la
«Monte Pellegrino», sempre grazie a Florio, aveva vissuto un prologo nel 1908 e
la storia s'intreccia ancora a quella della «strada nuova» la cui costruzione
era stata voluta nel 1903 dal sindaco Pietro Bonanno, a cui è ancora oggi
intitolata, con la progettazione affidata a Giuseppe Damiani Almeyda, allora
ingegnere capo del Comune. I lavori furono iniziati nel 1905 e più volte
sospesi. Nel 1908 il Real commissario Gennaro Bladier intervenne per cercare di
sbloccare la situazione e Vincenzo Florio con il suo comitato Panormitan ideò
la Coppa Monte Pellegrino sul tratto di strada già realizzato di circa 4,3
chilometri. Più che una gara una sfida: chi voleva tentare, passava dal
comitato e chiedeva un commissario «per tentare l'ascensione» del monte su
quella strada in pessime condizioni. Il record passò da Airoldi (12':33")
a Vincenzo Florio (10':27") al marchese De Seta (10':22" e 1/5) e poi
all'anglo-palermitano Olsen (10':10"l/5), finché Vincenzo Florio chiuse la
sfida il 7 settembre salendo in 10':08" 2/5 con una De Dion Bouton .
Dal 1924 in
poi la gara si disputò con regolarità per cinque anni, organizzata
dall'Automobile Club Sicilia di Florio, in via Catania 2, dove i concorrenti si
recavano per ricevere il numero di partenza e la pittura per dipingerlo sulla
carrozzeria. Il percorso era dal Dazio delle Falde al piazzale del Santuario,
poco più di 8 chilometri e mezzo.. La gara riprese nel 1937, il 20 agosto, con
una edizione in notturna. I concorrenti erano solo dodici e si arrivava alla
terrazza del castello Utveggio, un percorso più corto: 6,4 chilometri. Vinse
Paolo Di Pietra su Aprilia.
La corsa ritornò nel Dopoguerra, il 18 luglio del 1948. «Con i miei amici Raimondo Lanza di Trabia e Stefano La Motta - racconta il barone Antonio Pucci, - andammo dal presidente della Regione Alessi - per chiedergli i soldi per il Giro di Sicilia. Lui ci disse che saremmo dovuti passare anche da Caltanissetta ed Enna e ci diede 4 milioni. Avanzarono 800.000 lire e tornammo per restituirle. Lui ci disse di fare un'altra manifestazione e così riprese la Monte Pellegrino». Vinse il barone Stefano La Motta con la Cisitalia in 6':50", il munifico Lanza di Trabia, futuro presidente del Palermo, mise in palio la Coppa «Achille Varzi» in memoria del campione morto sette giorni prima sul circuito di Brèmgarten a Berna.
*Scusate per eventuali errori non voluti*
"Per la ricostruzione delle classifiche(anche se alcune incomplete , le nostre fonti sono state : Raci – L'automobile – La Stampa – Annuari CSAI - Il Giornale L'Ora - Rapiditas – Giornale di Sicilia, Istituto Gramsci.
Un ringraziamento agli amici ; Paolo Guidara ,Piero Pucci di Benisichi ,Vincenzo Barone(Pilota) ,Ignazio Serse(Pilota) ,Cesare Di Buono(Pilota) ,Gianfranco Pucci(Pilota) ,Enrico Grimaldi(Pilota) ,Florindo Mollica(Pilota) ,Aurelio Scafè(Pilota) , Salvatore Barraco(Pilota,alla memoria) ,Armando Floridia(Pilota), Gaspare Gattuccio(Pilota) ,Vito Veninata(Pilota) ,Giovanni Mercadante(Pilota) ,Ignazio Capuano(Pilota) ,Francesco Coccorullo(Per l'archivio Scuderi) ,Santo Famoso(Pilota) ,Giacomo Ciulla ,Pietro Russo ,Roberto Baiamonte(Pilota) Claudio Lea d'Alberto ,Famiglia Alberto Piraino(Pilota) , famiglia Vincenzo Arena(Pilota)Franco Cocorullo,Gandolfo Sausa(Pilota) , Santi Bellomare(Pilota), Piero Pucci di Benisichi, Vincenzo Crescimanno(Pilota) ,Famiglia Francesco Crescimanno(Pilota) , Rosario Lo Cicero Madé , Nicola Stucci .Famiglia NinoTodaro(Pilota) ,Claudio Scarafia ,Famiglia Guido Garufi(Pilota) ,Antonio Garufi(Pilota) ,Famiglia Franco Tagliavia(Pilota) ,Famiglia del Barone Antonio Pucci di Benisichi(Pilota) ,Giuseppe Gambacorta ,Famiglia Carmelo Giugno(Pilota) ,Sergio Luca, Andrea Oliveri ,Roberto Barbato ,Nicolò Di Vita , Alessio di Mare, Famiglia Salvatore Sutera(Pilota) ,Sergio Mavaro ,Giuseppe Sublime ,Nicolò Lo Burgio, Aldo Trapani ,Francesco Accardi ,Beppe Mordino ,Paolo Cigno ,Agostino Vigneri ,Roberto Pirera(Alla memoria)."In continuo aggiornamento
Grazie a:
Franco Tagliavia , Antonio Garufi, Archivio Scafidi , Paolo Cigno , Famiglia Pucci Benisichi, Archivio Surdi ,Archivio Barone Musmeci , Robero Mineo , Fausto Mate, Vincenzo Luca , Piero Libro , Enrico Grimaldi , Giampaolo Ceraolo , Vincenzo Barone , Archivio Acireale Mia , Vittorio Menza , Giulio Marguglio , Claudio D'Alberto, segue
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1^Monte Pellegrino 1^ Coppa del Monte Pellegrino 06/Ottobre/1908
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2^Monte Pellegrino 1^ Corsa del Monte Pellegrino 14/Settembre/1924
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3^Monte Pellegrino 2^ Corsa del Monte Pellegrino 27/Agosto/1925
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4^Monte Pellegrino 1^Salita al Monte Pellegrino 12/Settembre/1926
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5^Monte Pellegrino 2^Salita al Monte Pellegrino 14/Agosto/1927
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6^Monte Pellegrino 3^Salita al Monte Pellegrino 9/Dicembre/1928
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7^Monte Pellegrino 4^Salita al Monte Pellegrino 21/Agosto/1937
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8^Monte Pellegrino 5^Salita al Monte Pellegrino 18/Luglio/1948
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9^Monte Pellegrino 6^Salita al Monte Pellegrino 5/Giugno/1949
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10^Monte Pellegrino 7^Salita al Monte Pellegrino 10/Aprile/1950
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11^Monte Pellegrino 8^Salita al Monte Pellegrino 17/Giugno/1951
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12^Monte Pellegrino 9^Salita al Monte Pellegrino 14/Aprile/1952
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13^Monte Pellegrino 10^Salita al Monte Pellegrino 10/Maggio/1953
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14^Monte Pellegrino 11^Salita al Monte Pellegrino 27/Maggio/1954
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15^Monte Pellegrino 12^Salita al Monte Pellegrino 17/Aprile/1955
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16^Monte Pellegrino 13^Salita al Monte Pellegrino 10/Maggio/1956
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1957 Non Disputata
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17^Monte Pellegrino 14^Salita al Monte Pellegrino 11/Maggio/1958
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18^Monte Pellegrino 15^Salita al Monte Pellegrino 28/Maggio/1959
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19^Monte Pellegrino 16^Salita al Monte Pellegrino 15/Maggio/1960
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20^Monte Pellegrino 17^Salita al Monte Pellegrino 21/Maggio/1961
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21^Monte Pellegrino 18^Salita al Monte Pellegrino 27/Maggio/1962
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22^Monte Pellegrino 19^Salita al Monte Pellegrino 2/Giugno/1963
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23^Monte Pellegrino 20^Salita al Monte Pellegrino 17/Maggio/1964
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24^Monte Pellegrino 21^Salita al Monte Pellegrino 13/Giugno/1965
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25^Monte Pellegrino 22^Salita al Monte Pellegrino 12/Giugno/1966
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26^Monte Pellegrino 23^Salita al Monte Pellegrino 25/Giugno/1967
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1968 Non Disputata
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27^Monte Pellegrino 24^Salita al Monte Pellegrino 22/Giugno/1969
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28^Monte Pellegrino 25^Salita al Monte Pellegrino 14/Giugno/1970
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29^Monte Pellegrino 26^Salita al Monte Pellegrino 27/Giugno/1971
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30^Monte Pellegrino 27^Salita al Monte Pellegrino 25/Giugno/1972
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31^Monte Pellegrino 28^Salita al Monte Pellegrino 29/Giugno/1973
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32^Monte Pellegrino 29^Salita al Monte Pellegrino 12/Ottobre/1975
Successo pieno e meritato, bis di quello del '71, per « Amphicar» nella 32^ edizione della cronoscalata al Monte Pellegrino, la classica gara palermitana tornata sui tornanti del monte di Santa Rosalia dopo un anno di sospensione e dopo l'edizione del '73 all'Autodromo di Pergusa.
Il record stabilito sugli 8,400 km. del percorso da Raffaele Restivo nel '72 con la Fiat Abarth 2000 (4'31" a 111,583 km/h di media) è rimasto imbattuto, ma questo va ascritto all'abbondante olio sparso sull'asfalto e alla incredibile invasione del pubblico, beatamente sulla sede stradale fino a rendere problematica la continuazione della corsa e la continuità di questa formula, ormai improponibile se è vero che perfino un commissario sportivo, dopo aver invano lanciato un S.O.S. radio alla direzione di gara perché mandassero su rinforzi di polizia (ma le forze erano poche e già tutte dislocate sul percorso) è dovuto venire fisicamente alle mani con alcuni scalmanati pericolosamente piazzati sul tracciato di gara.
Dunque « Amphicar » con una gara maiuscola non solo ha chiuso in bellezza la stagione automobilistica siciliana di cui la « Monte Pellegrino » costituiva per l'appunto l'ultimo episodio, ma ha anche preso commiato nel migliore dei modi dalla sua fida Chevron, che pure, con un motore stanco dopo una stagione ricca di soddisfazioni, gli ha dato l'ultimo alloro. Per il prossimo anno infatti il portacolori dell'Ateneo ha già perfezionato un accordo con Osella per poter disporre di una PA4 con la quale conta di svolgere una intensa attività. Se « Amphicar » (che in prova aveva ottenuto il secondo tempo con 5':02":5 alle spalle di Scola) è stato grande, Enrico Grimaldi con la March BMW non gli è stato da meno. Il pilota di punta della scuderia Etna ha ottenuto una seconda piazza (a cinque secondi e mezzo dal vincitore) che o ha reso giustamente felice, perché conferma la sua rapida e costante maturazione e fa prevedere notevoli exploits per la prossima stagione, rinverdendo quei fasti agonistici che l'automobilismo catanese attende ormai di celebrare da troppo tempo. Grimaldi è oggi un'altra positiva realtà e le sue incisive capacità di guida sono accompagnate, da un tratto umano e sportivo tale da renderlo subito simpatico e benvoluto al pubblico oltre che agli « addetti ai lavori ».
Chi è apparso invece ancora una volta sotto tono è stato il bravo Mimmo Scola. Autore del miglior tempo in prova (ma gli allenamenti erano stati falsati da un inizio di pioggia e da tantissimo olio sul percorso). In gara non è riuscito ad andare oltre un poco convincente 4':50" che conferma come ancora il cosentino non abbia trovato nella nuova e pur bella March BMW la spalla ideale per gli exploits di una volta, e che lo ha relegato al terzo posto assoluto, incalzato ad appena un secondo e 4/10 dal bravo Nino Castro con la Lola 1600 della Cefalù Corse, eccellente quarto e primo di classe. Il sodalizio di Cefalù ha ottenuto un altro positivo risultato con la Stratos di Ninni Runfola, quinto assoluto davanti a un Erasmo Bologna stranamente rinunciatario.
Giampaolo Ceraolo ha dovuto cedere l'ormai abituale primo posto delle sport 1300 a un bravissimo Gino Caci con l'AMS per l'afflosciamento di un pneumatico che lo ha fatto « toccare » su un muretto, facendogli concludere la gara su un cerchio ma ancora nono assoluto. Sfortunato ma sportivo (« E' tutta colpa mia — diceva a fine corsa — non ho attenuanti ») Silvano Gravina, finito col millino AMS dietro all'efficiente Dallara Sport di Mario Rovella, per essere partito per ben due volte... in folle!
Il solito bilancio positivo della scuderia di casa, l'Ateneo, nella propria città ha toccato la cifra record e così a conclusione della giornata il club di Renato Barraja (che pur di correre si e dimesso, stanco delle polemiche e questa volta definitivamente, da consigliere dell' A.C. Palermo) vanta la bellezza di quindici primi posti di classe. Uno l'ha firmato proprio lui. Barraja, con la Porsche Carrera di gruppo tre. All'inizio era finito secondo delle « oltre duemila » dietro il Pantera di Giuseppe De Gregorio, tolto poi di classifica per gomme non omologate. La migliore battuta che si è sentita in proposito riguarda proprio De Gregorio. Quando ha scoperto che Barraja gli aveva fatto reclamo per i pneumatici non ha nascosto il proprio disappunto ed ha commentato: « E pensare che io nei suoi confronti non ho presentato il reclamo che contavo di fargli per il cambio di velocità », dimenticando però che sarebbe stato forse il primo caso in cui il vincitore di classe reclama contro il secondo.
Giulio Mangano